Chi siamo

Scrivono su questo blog didattico: Georgeta Adam, Matteo Amore, Fabrizio Balestra, Erald Berishaku,
Ambra Bertoglio, Daniele Boldoni, Fabio Campari, Sarah De Bona, Maria Fontana, Valentina Forte,
Vanessa Fortuna, Samuel Gaimarri, Taranpreet Kaur, Claudia Lungu, Marco Mascetti, Gabriele Miglioli,
Giulia Molinari, Cristina Petrut, Mattia Pietrobelli, Andrea Poli, Salvatore Politi, Daniela Putiri,
Nicola Tosi e Alessia Zanotti. C'e' anche il nostro "redattore-capo": il prof. Michele Torresani.

18.4.11

In gita scolastica dal poeta Zanzotto

Alcuni quotidiani danno conto di una lodevole iniziativa di un docente di lettere: anziché visitare musei e città d'arte, si sono recati dal poeta Andrea Zanzotto.
Tra questi: "L'Unità".

21.3.11

Radio3 e la Giornata mondiale della Poesia 2011

"Un verso della poetessa Patrizia Cavalli per sottolineare la scelta di Radio3 di dedicare l’intera giornata di lunedì 21 marzo alla poesia civile contemporanea. Tutto il palinsesto della rete (dalle 6.00 del mattino a mezzanotte, da Qui comincia a Battiti) sarà scandito dalla lettura di testi poetici, molti inediti, letti dalla voce degli stessi autori e tutti fortemente centrati sul nostro presente.

Maurizio Cucchi, Maria Luisa Spaziani, Bianca Maria Frabotta, Franco Buffoni, Giuseppe Conte, Silvia Bre, Valerio Magrelli, Antonella Anedda, Valentino Zeichen, Maria Grazia Calandrone, Marco Giovenale, Daniela Attanasio, Elio Pecora, Nanni Balestrini, Annelisa Alleva, Sara Ventroni, Lello Voce e tante altre presenze di autori, più giovani e meno conosciuti daranno vita ad una sorta di staffetta poetica tra un programma e l’altro. Voci di denuncia, allarme per la cultura, per l’ambiente, paura per un futuro incerto e intollerante nel quale anche il diritto all’aria sembra non scontato.

Gli ascoltatori potranno riascoltare e scaricare dal sito di Radio3 la registrazione di tutti i testi e creare una piccola personale antologia di poesia civile." [Fonte]

20.3.11

Giornata Mondiale della Poesia 2011

Dal sito dell'UNESCO: "La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente. La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.
L’UNESCO negli anni ha voluto dedicare la giornata all’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni. Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica.
" [G. Puglisi]

Nella pagina segnalata è riportato un elenco delle manifestazioni organizzate nel quadro della giornata mondiale della poesia promosse dalla Commissione Nazionale Italiana.

8.1.11

Analisi personale di una poesia [2]

L'addio

Venne l'ultimo giorno... Con le stelle
si spense ogni speranza, il sole uccise
in me, ogni cosa, ogni delirio, e rise
il cielo azzurro, e le rose sorelle

nel mio rosario parvero più belle
quel dì... La donna venne, mi sorrise
mi baciò sulla fronte ardente e mise
nelle mie, le sue mani bianche e snelle.

Era il saluto estremo, allor credetti
di morire e gridai:
"dimmi, mi hai amato, come io t'amai?!"

Ella un poco annoiata, e a denti stretti
disse di sì; ma l'eco, che non mente,
lugubremente mi rispose "... mai!"

da: Sergio Corazzini, Poesie edite e inedite, Torino, Einaudi, pag. 181

Parafrasi:

Venne il giorno dell'addio... Con le stelle si spense ogni speranza di vita, la luce del sole fece sparire in me ogni cosa, ogni ricordo, e rideva il cielo azzurro, e le mie rose sorelle nel mio rosario parvero le più belle quel giorno... La donna che ho sempre amato venne da me, mi sorrise, mi baciò sulla fronte calda e mise le sue mani nelle mie. Mi parve un saluto estremo, allora credetti di morire e le gridai: "mi hai amato come io ti amai?!" Lei un po' annoiata e a denti stretti disse di sì, ma l'eco della sua voce, che non mente, mi rispose "... mai!"

Nei versi 1-4 il poeta spiega come nel suo ultimo giorno tutto si spense in lui. Egli paragona alcune azioni a degli elementi naturali come: le stelle, il sole e il cielo.
Nei versi 5-8, invece, racconta della donna che lui ha sempre amato. Questa donna, di cui non viene citato il nome, lo va a trovare e gli pose le sue candide mani.
Nei versi 9-11 il poeta si sentì la morte vicina e, dato l'estremo saluto della donna, coraggiosamente le chiese se lei l'aveva mai amato.
Negli ultimi versi 12-14 lei, data la situazione, lei gli mentì dicendo "sì" ma lui percepì il veritiero suono dell'eco che disse "mai!".

7.1.11

Analisi personale di una poesia [1]

OH, QUANDO MAI RITROVERO' UN'IDEA

Oh, quando mai ritroverò un'idea

con cui rialzarmi a riamare la vita?

Quando m'avvamperà ancora nel cuore

questa fiamma che è ora agonizzante?

Oh! se tutta la gloria che ho sognato

deve finire in questo buio orrendo,

perché la pregustai e sopravvissi?

(novembre 1924)

da: Cesare Pavese, Le poesie, Torino, Einaudi, pag. 155

PARAFRASI

Oh, quando ritroverò un'idea
per ricominciare ad amare la vita?
Per quanto tempo brucerà ancora nel mio cuore
questa fiamma che adesso si sta spegnendo?
Oh, se tutta la gloria che ho sognato
deve finire in questo buio orrendo,
perché prima la assaggiai e sopravvissi?


Nei versi 1-2 si capisce che il poeta non è felice in quel momento della sua vita; deve trovare un'idea per ricominciare ad amare la vita, per convicersi che la vita non è poi così male. Anche lui è consapevole che deve fare uno sforzo per ricominciare a vivere come prima.
Nei versi 3-4 dice che nel suo cuore c'è una fiamma che brucia, ma che piano piano si spegne. Secondo me, questa fiamma rappresente l'odio che prova in quel momento nei confronti della vita, ma che si sta spegnendo perché questa sensazione sta svanendo.
Nei versi 5-7 spiega che la felicità che ha sognato si sta perdendo nel buio; sembra che la paragoni ad un veleno che prima ha assaggiato ed è sopravvissuto, mentre adesso cerca di gustarla ma sembra che lui muoia perché per lui è nociva.